Il voto sulla piattaforma Rousseau potrebbe mettere in crisi il governo. Movimento 5 Stelle e Pd si riscoprono avversari a livello locale.
Il voto sulla piattaforma Rousseau, che ha costretto il Movimento 5 Stelle a correre alle prossime elezioni regionali, complica e non poco la vita al governo giallorosso. Di Maio ha dovuto prendere atto della volontà della base e dovrà sfidare il Pd in Emilia Romagna. L’unico punto fermonel mondo pentastellato era quello di far saltare l’intesa con il Pd, inaugurata in Umbria, dove la coalizione giallorossa ha incassato una sonora sconfitta.
Il voto sulla piattaforma Rousseau complica la vita al governo Conte Bis
Giuseppe Conte corre ai ripari e a margine della cena con i ministri organizzata per fare squadra smentisce ogni tipo di ripercussione sulla stabilità del governo. Ma la realtà dei fatti sembra differente da quella dipinta dal Presidente del Consiglio.
Di Maio deve rafforzare la propria posizione. E potrebbe farlo combattendo il Pd..
Le sorti del governo dipendono in gran parte da Luigi Di Maio. Se il leader politico sarà in grado di superare la crisi il Conte Bis potrebbe andare avanti. Se dovesse essere travolto dall’opposizione il governo potrebbe capitolare. Ma non è tutto. A quale prezzo Di Maio potrebbe affermarsi come leader? Probabilmente prendendo le distanze dal Partito democratico, iniziando una battaglia di logoramento che potrebbe risollevare le sorti del MoVimento affondando però la maggioranza di governo.
La tentazione che circola negli ambienti del Pd: staccare la spina al governo
Non è un caso che tra i dem qualcuno si pone la fatidica domanda: non sarebbe meglio staccare la spina adesso, prima che i vari Di Maio, Renzi e Calenda possano rafforzare la propria posizione magari proprio a discapito del Partito democratico? Il quesito resta al momento senza risposta, ma il clima di tensione c’è, inutile negarlo.
